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Esperienza del Reale

Sulla soglia solenne del tempio di Delfi si trovava un’iscrizione ieratica cesellata nella pietra viva che diceva: “NOSCE TE IPSUM”. Conosci te stesso e conoscerai l’universo e gli Dei.

La Scienza trascendentale della Meditazione ha come pietra angolare basilare questo sacro motto degli antichi IEROFANTI GRECI.

Se veramente e in forma molto sincera vogliamo noi stabilire la base per la corretta meditazione, è necessario comprendere noi stessi a tutti i livelli della mente.

Stabilire la corretta base della meditazione è di fatto, essere liberi dall’ambizione, l’egoismo, la paura, l’odio, la bramosia di poteri psichici, l’ansia di risultati, ecc., ecc., ecc.

È chiaro a tutti gli effetti e fuori da ogni dubbio che dopo aver stabilito la PIETRA ANGOLARE BASILARE della meditazione la mente rimane quieta e in profondo e imponente silenzio.

Dal punto di vista rigorosamente logico, risulta assurdo voler sperimentare IL REALE senza conoscere noi stessi.

È urgente comprendere in forma INTEGRALE e in tutti i terreni della mente, ogni problema conforme va sorgendo nella mente, ogni desiderio, ogni ricordo, ogni difetto psicologico, ecc.

È chiaro a tutti gli effetti che durante la pratica di meditazione, vanno passando per lo schermo della mente in sinistra processione, tutti i difetti psicologici che ci caratterizzano, tutte le nostre allegrie e tristezze, ricordi innumerevoli, molteplici impulsi che provengono già dal mondo esterno, già dal mondo interno, desideri di ogni tipo, passioni di ogni specie, vecchi risentimenti, odi, ecc.

Chi veramente vuole stabilire nella sua mente la pietra basilare della meditazione, deve porre piena attenzione in questi valori positivi e negativi del nostro intendimento e comprenderli in forma integrale non solamente nel livello meramente intellettuale, ma anche in tutti i terreni subconsci, infraconsci e inconsci della mente. Mai dobbiamo dimenticare che la mente ha molti livelli.

Lo studio di fondo di tutti questi valori significa di fatto conoscenza di sé stesso.

Ogni film sullo schermo della mente ha un principio e una fine. Quando termina la sfilata di forme, desideri, passioni, ambizioni, ricordi, ecc., allora la mente rimane quieta e in profondo silenzio VUOTA di ogni classe di pensieri.

Gli studenti moderni di psicologia necessitano sperimentare il VUOTO ILLUMINATORE. L’irruzione del VUOTO dentro la nostra propria mente permette sperimentare, sentire, vivere un elemento che trasforma, questo ELEMENTO è il REALE.

Si distingua tra una mente che è quieta e una mente che è acquietata violentemente.

Si distingua tra una mente che è in silenzio e una mente che è silenziata a forza.

Alla luce di qualsiasi deduzione logica dobbiamo comprendere che quando la mente è acquietata violentemente, nel fondo e in altri livelli non è quieta e lotta per liberarsi.

Dal punto di vista analitico dobbiamo comprendere che quando la mente è silenziata a forza, nel fondo non è in silenzio, grida e si dispera terribilmente.

La vera quiete e silenzio naturale e spontaneo della mente, avviene a noi come una grazia, come una felicità, quando termina il film molto intimo della nostra propria esistenza sullo schermo meraviglioso dell’intelletto.

Solo quando la mente è naturale e spontaneamente quieta, solo quando la mente si incontra in delizioso silenzio, viene l’irruzione del VUOTO ILLUMINATORE.

IL VUOTO non è facile da spiegare. Non è definibile o descrivibile, qualsiasi concetto che noi emettiamo su di esso può fallire nel punto principale.

Il VUOTO non può descriversi o esprimersi in parole. Questo si deve al fatto che il linguaggio umano è stato creato principalmente per designare cose, pensieri e sentimenti esistenti; non è adeguato per esprimere in forma chiara e specifica, fenomeni, cose e sentimenti NON ESISTENTI.

Cercare di discutere il VUOTO dentro i limiti di una lingua limitata dalle forme dell’esistenza, realmente fuori da ogni dubbio, risulta di fatto sciocco e assolutamente sbagliato.

«IL VUOTO è la NON-ESISTENZA, e L’ESISTENZA NON È IL VUOTO”.

“LA FORMA NON DIFFERISCE DAL VUOTO, E IL VUOTO NON DIFFERISCE DALLA FORMA”.

“LA FORMA È VUOTO E IL VUOTO È FORMA, È A CAUSA DEL VUOTO CHE LE COSE ESISTONO”.

“IL VUOTO E L’ESISTENZA SI COMPLEMENTANO TRA DI LORO E NON SI OPPONGONO”. IL VUOTO E L’ESISTENZA SI INCLUDONO E SI ABBRACCIANO.

“QUANDO GLI ESSERI DI SENSIBILITÀ NORMALE VEDONO UN OGGETTO, VEDONO SOLO IL SUO ASPETTO ESISTENTE, NON VEDONO IL SUO ASPETTO VUOTO”.

“Ogni ESSERE ILLUMINATO può vedere simultaneamente l’aspetto esistente e VUOTO di qualsiasi cosa.

“IL VUOTO è semplicemente termine che denota la natura NON SOSTANZIALE e non PERSONALE degli esseri, e un segnale di indicazione dello stato di assoluto distacco e libertà”.

I Maestri e le Maestre di Scuole, Collegi e Università devono studiare a fondo la nostra Psicologia Rivoluzionaria e poi insegnare ai loro studenti il cammino che conduce alla sperimentazione del REALE

Solo è possibile arrivare all’ESPERIENZA DEL REALE quando il pensiero è terminato.

L’irruzione del VUOTO ci permette sperimentare la CHIARA LUCE di PURA REALTÀ.

Questa CONOSCENZA PRESENTE in realtà VUOTA, senza caratteristica e senza colore, VUOTA DI NATURA, è la VERA REALTÀ, la BONTÀ UNIVERSALE.

LA TUA INTELLIGENZA la cui vera natura è il VUOTO che non deve essere guardata come il VUOTO del NULLA ma come l’INTELLIGENZA STESSA senza intoppi, brillante, universale e felice è la COSCIENZA, il BUDDHA Universalmente Saggio.

LA TUA propria COSCIENZA VUOTA e l’INTELLIGENZA brillante e gioiosa sono inseparabili. La loro UNIONE è il DHARMA-KAYA; LO STATO DI PERFETTA ILLUMINAZIONE.

LA TUA propria COSCIENZA BRILLANTE, VUOTA e inseparabile dal gran CORPO DI SPLENDORE, non ha né NASCITA NÉ MORTE ed è l’immutabile luce AMITARA BUDDHA.

Questa conoscenza basta. Riconoscere il VUOTO della tua propria INTELLIGENZA come lo STATO di BUDDHA e considerarlo come la tua propria COSCIENZA, è continuare nello SPIRITO DIVINO di BUDDHA.

Conserva il tuo INTELLETTO senza distrarti durante la MEDITAZIONE, dimenticati che siete in Meditazione, non pensare che state meditando perché quando si pensa che si medita, questo pensiero basta per turbare la meditazione. LA TUA mente deve rimanere VUOTA per sperimentare il REALE.