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Prefazione
PREFAZIONE
Di: V.M. GARGHA KUICHINES
La “GRANDE RIBELLIONE” del Venerabile Maestro Samael Aun Weor ci mostra in modo tangibile la nostra posizione nella vita.
Bisogna rompere tutto ciò che ci lega alle cose illusorie di questa vita.
Qui riuniamo l’insegnamento di ogni capitolo per orientare il valoroso che si lancia nella battaglia contro sé stesso.
Tutte le chiavi di quest’opera conducono alla distruzione dei nostri Io, per liberare l’Essenza che è ciò che vale in noi.
L’Io non vuole morire e il padrone si sente inferiore al difetto.
Nel mondo abbondano gli incapaci e il timore fa strage ovunque.
“NON CI SONO COSE IMPOSSIBILI, CI SONO SOLO UOMINI INCAPACI”.
CAPITOLO 1
L’umanità è sprovvista della bellezza interna; la superficialità annulla tutto. La pietà è sconosciuta. La crudeltà ha seguaci. La tranquillità non esiste perché le persone vivono preoccupate e disperate.
La sorte dei sofferenti è nelle mani dei peccatori di ogni genere.
CAPITOLO 2
La fame e la disperazione aumentano di istante in istante e i prodotti chimici distruggono l’atmosfera terrestre, ma esiste un antidoto contro il male che ci circonda: “La Castità Scientifica” o sfruttamento del seme umano trasformandolo in ENERGIA nel nostro laboratorio umano e poi in Luce e Fuoco quando impariamo a gestire i 3 fattori del risveglio della coscienza: 1. Morte dei nostri difetti. 2. Formare i corpi solari in noi. 3. Servire la Povera Orfana (L’Umanità).
Terra, acqua e aria, si contaminano per colpa della presente civilizzazione; non raggiunge l’oro del mondo per riparare il male; ci serva solo l’oro liquido che tutti produciamo, il nostro stesso seme, usandolo saggiamente con conoscenza di causa, così ci capacitiamo per migliorare il mondo e servire con la coscienza desta.
Stiamo formando l’Esercito di Salvezza Mondiale con tutti quei valorosi che chiudono le fila con l’Avatara dell’Acquario, mediante la Dottrina della Cristificazione che ci libererà da ogni male.
Se tu migliori, migliora il mondo.
CAPITOLO 3
Per molti la felicità non esiste, essi non sanno che è opera nostra, che siamo i suoi artefici, i costruttori; la costruiamo con il nostro oro liquido, il nostro Seme.
Quando siamo contenti ci sentiamo felici, ma sono fugaci quegli istanti; se non hai comando sulla tua mente terrena, sarai schiavo di essa, perché essa non si accontenta di niente. Bisogna vivere nel Mondo senza essere Schiavo di esso.
CAPITOLO 4 PARLA SULLA LIBERTÀ
La Libertà ci affascina, desidereremmo essere liberi, ma ci parlano male di qualcuno e rimaniamo stregati e così ci convertiamo in libertini e passiamo a malvagi.
Colui che ripete le specie maldicenti, è più perverso di colui che le inventa, perché questi può procedere per gelosia, invidia o equivoco sincero; il ripetitore lo fa come fedele discepolo del male, è un malvagio in potenza. “Cercate la Verità e Essa vi farà liberi”. Ma come può arrivare alla Verità il Bugiardo? In queste condizioni si allontana ogni istante dal polo opposto, La Verità.
La Verità è attributo del Padre Ben Amato, lo stesso che la Fede. Come potrà avere fede il bugiardo, se questa è dono del Padre? I doni del Padre non può riceverli colui che è pieno di difetti, vizi, ansie di potere e prepotenza. Siamo schiavi delle nostre stesse credenze; fuggi dal Chiaroveggente che parla di ciò che egli vede internamente; quel tale vende il Cielo e tutto gli sarà tolto.
“Chi è libero? Chi ha raggiunto la famosa libertà? Quanti si sono emancipati? Ahimè!, Ahimè!, Ahimè!”, (Samael). Colui che mente non potrà mai essere libero perché è contro il Ben Amato che è Verità pura.
CAPITOLO 5 PARLA SULLA LEGGE DEL PENDOLO
Tutto fluisce e rifluisce, sale e scende, va e viene; ma alla gente interessa di più il viavai del vicino che il suo proprio viavai e così va nel tormentoso mare della sua esistenza, utilizzando i suoi difettosi sensi per qualificare l’oscillazione del suo vicino; e lui cosa? Quando l’uomo uccide i suoi io o difetti si libera, si libera da molte leggi meccaniche, rompe uno dei tanti gusci che formiamo e sente ansie di libertà.
Gli estremi saranno sempre pregiudizievoli, dobbiamo cercare il giusto mezzo, il fido della bilancia.
La ragione si inchina riverente davanti al fatto compiuto e il concetto si sfuma davanti alla verità cristallina. “Solo eliminando l’errore avviene la Verità” (Samael).
CAPITOLO 6 CONCETTO E REALTÀ
È conveniente che il lettore studi attentamente questo capitolo per evitare che sia guidato da apprezzamenti erronei; mentre avremo difetti psicologici, vizi, manie, i nostri concetti saranno anche erronei; questo di: “È così perché io ho comprovato”, è da sciocchi, tutto ha faccette, spigoli, ondulazioni, alti e bassi, distanze, tempi, dove lo sciocco unilaterale vede le cose a modo suo, le impone con violenza, spaventando i suoi ascoltatori.
CAPITOLO 7 DIALETTICA DELLA COSCIENZA
Sappiamo e questo ci insegna, che solamente possiamo risvegliare la coscienza a base di lavori coscienti e sofferenze volontarie.
Il devoto del Sentiero spreca l’ENERGIA della piccola percentuale di coscienza quando si identifica con i successi della sua esistenza.
Un Maestro capace, partecipando del Dramma della Vita, non si identifica con detto dramma, si sente come spettatore nel circo della vita; lì come nel cinema, gli spettatori si schierano con l’offensore o con l’offeso. Maestro della Vita è colui che insegna cose buone e utili al devoto del sentiero, li rende migliori di quello che sono, la Madre Natura gli obbedisce e le persone lo seguono con AMORE.
“La Coscienza è Luce che l’inconscio non percepisce” (Samael Aun Weor) al dormiente succede con la Luce della Coscienza, quello che al cieco con la Luce del Sole.
Quando aumenta il raggio della nostra coscienza, uno stesso sperimenta nell’interiore il reale, ciò che è.
CAPITOLO 8 IL GERGO SCIENTIFICO
Le persone davanti ai fenomeni della natura si spaventano e aspettano che passino; la scienza li etichetta e gli mette nomi difficili, perché gli ignoranti non continuino a molestarli.
Ci sono milioni di esseri che conoscono il nome dei loro mali, ma non sanno come distruggerli.
L’uomo gestisce meravigliosamente i complicati veicoli che egli crea, ma non sa gestire il suo proprio veicolo: Il corpo in cui si mobilizza di istante in Istante; l’uomo per conoscerlo, gli succede, quello che a un laboratorio con sporchi o impurità; ma all’uomo si dice di pulirlo, uccidendo i suoi difetti, abitudini, vizi, ecc., e non è capace, crede che con il bagno quotidiano sia sufficiente.
CAPITOLO 9 L’ANTICRISTO
Lo portiamo dentro. Lui non ci permette di arrivare al Padre Ben Amato. Ma quando lo dominiamo totalmente è multiplo nella sua espressione.
L’Anticristo odia le virtù cristiane della Fede, la Pazienza, l’Umiltà, ecc. L‘“Uomo” adora la sua scienza e la obbedisce.
CAPITOLO 10 L’IO PSICOLOGICO
Dobbiamo osservarci in azione di istante in istante, sapere se quello che facciamo ci migliora, perché la distruzione altrui non ci serve a niente. Ciò ci porta solo alla convinzione che siamo buoni distruttori, ma questo è buono quando distruggiamo in noi il nostro male, per migliorarci in accordo con il Cristo vivo che portiamo in potenza per illuminare e migliorare la specie Umana.
Insegnare a odiare, questo lo sanno tutti, ma insegnare ad AMARE, questo sì è difficile.
Leggi con attenzione caro lettore questo capitolo, se desideri distruggere dalla radice il tuo proprio male.
CAPITOLI DALL’11 AL 20
Alle persone piace opinare, presentare gli altri come esse li vedono, ma nessuno vuole conoscere sé stesso, che è ciò che conta nel Sentiero della Cristificazione.
Colui che dice più bugie è alla moda; La Luce è la coscienza e quando questa si manifesta in noi, è per eseguire opera superiore. “Dai loro frutti li riconoscerete”, disse Gesù il Cristo.
Egli non disse che per gli attacchi che facessero. Gnostici… svegliatevi!!!
L’uomo intellettivo o emotivo agisce in accordo con il suo intelletto o emozioni. Questi come giudici sono terribili, sentono ciò che conviene loro e giudicano o danno come verità di Dio, ciò che un Bugiardo maggiore di loro gli afferma.
Dove c’è luce, c’è coscienza. La maldicenza è opera delle tenebre, ciò non proviene dalla luce.
Nel capitolo 12 si parla sulle 3 menti che possediamo: Mente Sensuale o dei sensi, Mente Intermedia; questa è quella che crede tutto ciò che sente e giudica in accordo all’offensore o difensore; quando è diretta dalla coscienza, è un mediatore formidabile, si converte in uno strumento di azione; le cose depositate nella mente intermedia formano le nostre credenze.
Colui che ha fede vera, non ha bisogno di credere; il bugiardo non potrà avere fede, attributo di Dio ed esperienza diretta, né mente interiore, che scopriamo quando diamo Morte agli indesiderabili che carichiamo nella nostra Psiche.
La virtù di conoscere i nostri difetti, poi analizzarli e più tardi distruggerli con l’aiuto della nostra madre RAM-IO, ci permette cambiare e non essere schiavi dei tirannelli che sorgono in tutte le credenze.
L’Io, l’Ego, è disordine dentro di noi; solo l’Essere ha potere per stabilire l’ordine dentro di noi, nella nostra Psiche.
Dallo studio attento del capitolo 13, ci rendiamo conto di ciò che succede al Veggente Difettoso, quando si incontra con gli Io indesiderabili di qualsiasi fratellino del Sentiero. Quando ci auto-osserviamo smettiamo di parlare male di qualcuno.
L’Essere e il Sapere, devono equilibrarsi mutuamente; così nasce la comprensione. Il sapere, senza conoscenza dell’Essere, porta confusione intellettuale di ogni specie; nasce il furfante.
Se è l’Essere maggiore del Sapere, nasce il santo stupido. Il capitolo 14 ci dà chiavi formidabili per auto-conoscerci; Siamo un Dio divino, con una corteo intorno che non gli appartiene; rinunciare a tutto ciò è liberazione e che dicano…
“Il delitto si veste con la toga di Giudice, con la tunica del Maestro, con l’abbigliamento del mendicante, con il vestito del Signore e anche con la tunica del Cristo” (Samael).
Nostra Divina Madre Marah, Maria o RAM-IO come la chiamiamo noi gnostici, è la mediatrice tra il padre Ben Amato e noi, la mediatrice tra gli Dei elementali della natura e il mago; per mezzo di lei e mediante lei, gli elementali della natura ci obbediscono. È nostra Divina Deva, la mediatrice tra la Benedetta Dea Madre del mondo e il nostro veicolo fisico, per raggiungere sorprendenti prodigi e servire ai nostri simili.
Dall’unione Sessuale con la sposa Sacerdotessa, il maschio si femminilizza e la sposa si mascolinizza; nostra Madre RAM-IO è l’unica che può tornare polvere cosmica ai nostri Io e le sue legioni. Con le norme sensitive non possiamo conoscere le cose dell’Essere, perché i sensi sono strumenti densi, carichi di difetti, tale come è il suo padrone; si richiede decongestionarli, uccidendo in noi difetti, vizi, manie, attaccamenti, desideri, e tutto quello che piace alla mente terrena, che tanti dubbi ci procura.
Nel capitolo 18 vediamo, secondo la Legge di dualità, che così come viviamo in un paese o luogo della terra, così anche nella nostra intimità esiste il luogo psicologico dove ci troviamo ubicati. Leggi caro lettore questo interessante capitolo perché tu sappia internamente in che quartiere, colonia o luogo ti trovi ubicato.
Quando utilizziamo la nostra divina Madre RAM-IO distruggiamo i nostri io satanici e ci liberiamo nelle 96 leggi della coscienza, di tanta putredine. L’odio non ci lascia progredire internamente.
Il bugiardo pecca contro il suo proprio Padre e il fornicatore contro lo Spirito Santo; si fornica in pensiero, parola e opera.
Esistono tirannelli che parlano meraviglie di sé stessi, seducono molti ignoranti, ma se, si analizzi la sua opera, troviamo distruzione e anarchia; la vita stessa si incarica di isolarli e dimenticarli.
Nel capitolo 19, ci dà luci per non cadere nell’illusione di sentirti superiori. Tutti siamo studenti al servizio dell’Avatara; al despota fa male che lo feriscano e allo sciocco, che non lo esaltino. Quando comprendiamo che la personalità dobbiamo distruggerla, se qualcuno ci aiuta in quella dura opera è da ringraziare.
La Fede è la conoscenza pura, la saggezza sperimentale diretta dell’Essere, “le allucinazioni della coscienza egoica sono uguali alle allucinazioni provocate dalle droghe” (Samael).
Nel capitolo 20, ci dà chiavi per sterminare il freddo lunare in mezzo al quale ci sviluppiamo e svilupparci.
CAPITOLI DAL 21 AL 29
Nel 21 ci parla e insegna a meditare e riflettere, a saper cambiare. Chi non sa meditare non potrà mai dissolvere l’Ego.
Nel 22 ci parla su “RITORNO E RICORRENZA”. È semplice la forma come ci parla sul ritorno; se non vogliamo ripetere scene dolorose, dobbiamo disintegrare gli Io, che ce le presentano; ci si insegna a migliorare la qualità dei nostri figli. La ricorrenza corrisponde ai successi della nostra esistenza, quando abbiamo corpo fisico.
Il Cristo intimo è il fuoco del fuoco; quello che vediamo e sentiamo è la parte fisica del fuoco Cristico. L’avvento del fuoco Cristico è l’evento più importante della nostra propria vita, questo fuoco si fa carico di tutti i processi dei nostri cilindri o cervelli, che prima dovemmo pulire con i 5 elementi della Natura, valendoci dei servizi della nostra Benedetta Madre RAMIO.
“L’Iniziato deve imparare a vivere pericolosamente; così è scritto”.
Nel capitolo 25, il Maestro ci parla sul lato sconosciuto di noi stessi, il quale proiettiamo come se fossimo una macchina proiettore di cinema, e allora, vediamo i nostri difetti nello schermo altrui.
Tutto questo ci mostra ai sinceri equivocati; così come i nostri sensi ci mentono così siamo bugiardi; i sensi occulti causano disastri quando li svegliamo senza uccidere i nostri difetti.
Nel capitolo 26 ci parla dei tre traditori, i nemici di Hiram Abiff, il Cristo Interno, i demoni di: 1.- La mente 2.- Cattiva Volontà 3.- Il desiderio
Ognuno di noi portiamo nella nostra psiche i tre traditori.
Ci insegna che il Cristo Interno essendo purezza e perfezione, ci aiuta a estirpare le migliaia di indesiderabili che portiamo dentro. In detto capitolo ci si insegna che il Cristo Segreto è il Signore della GRANDE RIBELLIONE, rifiutato dai Sacerdoti, dagli anziani e dagli scribi del tempio.
Nel capitolo 28, ci parla sul Super-Uomo e l’ignoranza totale delle moltitudini su di lui.
Gli sforzi dell’Umanoide per convertirsi in Super-Uomo sono battaglie e battaglie contro sé, contro il mondo e contro tutto quello che tratta questo mondo di miserie.
Nel capitolo 29, capitolo finale, ci parla sul Santo Graal, il vaso di Hermes, la coppa di Salomone; il Santo Graal allegorizza in forma unica allo Yoni femminile, il sesso, il soma dei mistici dove bevono gli Dei Santi.
Questa coppa di delizia non può mancare in nessun Tempio di misteri, né nella vita del Sacerdote Gnostico.
Quando gli gnostici capiranno questo mistero, gli cambierà la sua vita coniugale e l’altare vivo gli servirà per officiare come sacerdote nel Divino Tempio dell’Amore.
Che la pace più profonda regni nel tuo cuore.
GARGHA KUICHINES