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Ribellione Psicologica

Non è superfluo ricordare ai nostri lettori che esiste un punto matematico dentro di noi… Incontestabilmente, tale punto non si trova mai nel passato, né nel futuro…

Chiunque voglia scoprire questo punto misterioso, deve cercarlo qui e ora, dentro di sé, esattamente in questo istante, né un secondo avanti, né un secondo indietro… I due pali, Verticale e Orizzontale, della Santa Croce, si incontrano in questo punto…

Ci troviamo quindi di istante in istante di fronte a due Cammini: l’Orizzontale e il Verticale… È evidente che l’Orizzontale è molto “sdolcinato”, su di esso camminano “Vincenzo e tutta la gente”, “Villegas e chiunque arrivi”, “Don Raimondo e tutto il mondo”…

È evidente che il Verticale è diverso; è il cammino dei ribelli intelligenti, quello dei Rivoluzionari… Quando uno si ricorda di sé stesso, quando lavora su sé stesso, quando non si identifica con tutti i problemi e le pene della vita, di fatto percorre il Sentiero Verticale…

Certamente non è mai facile eliminare le emozioni negative; perdere ogni identificazione con il nostro treno di vita; problemi di ogni genere, affari, debiti, pagamento di cambiali, ipoteche, telefono, acqua, luce, ecc., ecc., ecc. I disoccupati, coloro che per un motivo o per l’altro hanno perso il lavoro, ovviamente soffrono per mancanza di denaro e dimenticare il loro caso, non preoccuparsi, né identificarsi con il proprio problema, risulta di fatto spaventosamente difficile.

Coloro che soffrono, coloro che piangono, coloro che sono stati vittime di un tradimento, di un cattivo pagamento nella vita, di un’ingratitudine, di una calunnia o di una frode, in realtà si dimenticano di sé stessi, del loro reale Essere intimo, si identificano completamente con la loro tragedia morale…

Il lavoro su sé stessi è la caratteristica fondamentale del Cammino Verticale. Nessuno potrebbe calcare il Sentiero della Grande Ribellione, se non lavorasse mai su sé stesso… Il lavoro a cui ci riferiamo è di tipo psicologico; si occupa di una certa trasformazione del momento presente in cui ci troviamo. Abbiamo bisogno di imparare a vivere di istante in istante…

Per esempio, una persona che si trova disperata per un problema sentimentale, economico o politico, ovviamente si è dimenticata di sé stessa… Tale persona, se si ferma un istante, se osserva la situazione e cerca di ricordarsi di sé stesso e poi si sforza di comprendere il senso del suo atteggiamento… Se riflette un po’, se pensa che tutto passa; che la vita è illusoria, fugace e che la morte riduce in cenere tutte le vanità del mondo…

Se comprende che il suo problema in fondo non è altro che una “fiammata di paglia”, un fuoco fatuo che presto si spegne, vedrà improvvisamente con sorpresa che tutto è cambiato… Trasformare le reazioni meccaniche è possibile mediante il confronto logico e l’Auto-Riflessione Intima dell’Essere…

È evidente che le persone reagiscono meccanicamente alle diverse circostanze della vita… Povere persone! Solitamente diventano sempre vittime. Quando qualcuno le adula sorridono; quando le umiliano, soffrono. Insultano se le insultano; feriscono se le feriscono; non sono mai libere; i loro simili hanno il potere di portarle dalla gioia alla tristezza, dalla speranza alla disperazione.

Ogni persona di quelle che vanno per il Cammino Orizzontale, somiglia a uno strumento musicale, dove ognuno dei suoi simili suona ciò che gli viene in mente… Chi impara a trasformare le relazioni meccaniche, di fatto si inoltra per il “Cammino Verticale”. Questo rappresenta un cambiamento fondamentale nel “Livello di Essere” risultato straordinario della “Ribellione Psicologica”.